La tua linea ha subito una modifica condizioni contrattuali Tim Telecom non richiesta?
Ti sei reso conto che il costo del tuo abbonamento è stata aumentato, senza che tu sia stato informato preventivamente?
Non preoccuparti, sei nel posto giusto!
In questo articolo ti spieghiamo come effettuare un recesso per modifica condizioni contrattuali Tim e quando puoi richiedere una disdetta per variazione contratto Tim, senza che ti sia addebitata una penale.
Indice dei Contenuti
- 1 Come funziona il cambio condizioni contrattuali Tim Telecom
- 2 L’intervento della Legge Bersani del 2007
- 3 L’intervento da parte dell’Agcom
- 4 Quando è legittima la modifica delle condizioni contrattuali Telecom
- 5 Come viene notificata la modifica contrattuale?
- 6 Come fare recesso per modifica condizioni contrattuali Tim
- 7 Come inviare un reclamo a Tim Telecom
- 8 Chi siamo e cosa facciamo
- 9 Cosa faremo per te
Come funziona il cambio condizioni contrattuali Tim Telecom
Partiamo dal presupposto che la modifica delle condizioni contrattuali Tim è un’azione legittima da parte del Gestore, anche se purtroppo nella maggior parte dei casi, queste variazioni vanno a discapito dell’utente.
In passato, le Compagnie Telefoniche, in seguito alla richiesta di recesso per modifica condizioni contrattuali Tim, erano solite addebitare delle penali.
L’addebito di questi costi in fattura o anche semplicemente la minaccia di farlo, era, ed è, un meccanismo utilizzato dal gestore per renderti sconveniente recedere dal contratto e passare ad altro operatore.
Ma vediamo come è intervenuto il legislatore a tutela del consumatore…
L’intervento della Legge Bersani del 2007
La legge di conversione del Decreto-legge n.7/2007, che prende il nome dal ministro che l’ha ideata, porta delle grandi novità nel campo dei contratti della telefonia.
Novità che, come vedremo, si ripercuotono anche nel caso del cambio condizioni contrattuali di Tim.
In precedenza, le compagnie telefoniche prevedevano dei vincoli contrattuali (solitamente di 12, 24 o 48 mesi), senza la possibilità di recedere se non a seguito del pagamento di una penale.
Stando alla norma, quindi, a partire dal 2007, tutti coloro che stipulano un contratto di telefonia sono liberi di recedere dallo stesso o passare ad altro operatore senza dover pagare penali!
Riferimento Normativo
Questa garanzia è data, in forza del terzo comma dell’art. 1 della Legge Bersani, che recita:
“I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia (……), indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell’operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni”.
In pratica, il consumatore riesce sempre a recedere o disdire il contratto per modifiche contrattuali (non convenienti), senza ricevere penali?
Purtroppo, no!
Ecco perché è bene che tu sia informato correttamente e sappia già come difenderti nel caso in cui l’operatore ti addebitati costi non dovuti.
Ti basterà contattarci e sapremo come far valere gratuitamente i tuoi diritti.
L’intervento da parte dell’Agcom
A seguito della legge Bersani, ci sono stati degli interventi da parte dell’Agcom (si veda Allegato B alla Delibera n. 487/18/CONS)
Quindi l’operatore, non soltanto non può richiederti l’addebito di penali in caso di recesso anticipato (come abbiamo già visto), ma non potrà richiederti anche:
- il rimborso degli sconti di cui hai usufruito
- la restituzione di importi promozionali ricevuti in precedenza
- il pagamento delle rate rimanenti del modem (ovviamente a seguito della consegna dello stesso).
Quando è legittima la modifica delle condizioni contrattuali Telecom
Come accennato, la modifica unilaterale del contratto telefonico da parte dell’operatore è legittima.
Ovviamente, Tim (come qualsiasi altro operatore) dovrà proporre una modifica entro i limiti previsti dalla legge e dallo stesso contratto che avete stipulato.
Tra le variazioni più frequenti adoperate dalle compagnie telefoniche ritroviamo quella riguardante il piano tariffario.
Secondo quanto previsto dall’art.70 del “Codice delle comunicazioni elettroniche” il Gestore ha l’obbligo di informarti della variazione dell’offerta almeno 30 giorni prima del termine delle variazioni contrattuali.
Ai sensi del quarto comma dell’art. 70, gli operatori sono tenuti a fare detta comunicazione e i motivi che le giustificano.
Inoltre, dovranno indicare la data di entrata in vigore delle nuove condizioni.
In questi 30 giorni avrai la possibilità di:
- recedere gratuitamente
- continuare ad usufruire del servizio, sulla base del nuovo contratto.
In quest’ultimo caso, non dovrai fare nient’altro che prendere atto della modifica.
Come viene notificata la modifica contrattuale?
Le comunicazioni possono essere fatte:
- in fattura, tramite un avviso che deve essere separato dalle altre comunicazioni, con seguente intestazione “COMUNICAZIONE IMPORTANTE: MODIFICA DELLE CONDIZIONI DEL CONTRATTO” o similare
- sul sito web dell’operatore, con avviso in home page
- attraverso l’invio di un SMS informativo, che rechi la seguente dicitura “Modifica delle condizioni contrattuali”, o similare.
Nel caso di SMS, questo deve essere utilizzato per fare rimando alle prime 2 modalità indicate.
Se vuoi avere una visione più chiara della normativa, puoi visionare: Allegato A alla delibera n. 519/15/CONS.
Come fare recesso per modifica condizioni contrattuali Tim
Qualunque sia il tuo contratto, business o privati, la procedura per richiedere il recesso è la stessa.
Ricevuta la notifica delle modifiche contrattuali, potrai richiedere il recesso entro 30 giorni dalla comunicazione (termine entro il quale potrai recedere senza alcuna penale).
Per presentare una corretta domanda di recesso, dovrai:
- scaricare il modulo disdetta Tim
- inviare il modulo per modifica condizioni contrattuali Tim, compilato e sottoscritto, in una delle modalità indicate
- allegare fotocopia del documento di identità e i dati del titolare.
La Compagnia dovrà accogliere la tua richiesta, in caso contrario penseremo noi a far valere i tuoi diritti!
Rateizzazione dispositivi elettronici a seguito del recesso
Se nell’offerta che intendi recedere, era prevista la rateizzazione di un dispositivo elettronico (smartphone, pc o altro) non preoccuparti.
È tuo diritto continuare ad usufruire del pagamento a rate anche dopo il recesso!
Come inviare un reclamo a Tim Telecom
Se a seguito della richiesta di recesso, Tim continua ad inviarti fatture o ti applica ingiustamente delle penali, sarà tuo diritto non pagarle.
Sarà certo utile inviare un reclamo, ma ancor di più ti servirà avvalerti del nostro aiuto.
Diverse sono i canali messi a disposizione per reclamare alla compagnia:
- tramite Call Center: chiamando il 187(per utenze fisse), il 119 (per i numeri mobile), il 191 (per i clienti business) e l’800 191 101 (per le medie e grandi Aziende).
- online, inviando un messaggio nell’area utenti del sito ufficiale o tramite l’App “MyTim”,
- tramite WhatsApp al numero 335 123 7272
- attraverso le pagine social (Facebook e Twitter).
Spesso però utilizzare queste modalità non portano alla soluzione del problema.
Reclamo in forma scritta per modifica condizioni contrattuali Tim
Per scrivere un reclamo veramente efficace, il nostro suggerimento è quello di avanzare reclamo in forma scritta, perché da un lato dà prova certa dell’invio e ricezione del reclamo, dall’altro costringe il Gestore a prendersi carico del tuo problema.
Puoi scaricare e utilizzare il nostro modulo di reclamo nell’apposita sezione del nostro blog, dove troverai una serie di informazioni utili per inviare un reclamo veramente efficace!
Se riscontri delle difficolta non esitare a contattarci: ti daremo tutte le informazioni che ti servono.
Il reclamo scritto può essere mandato (inviato) attraverso PEC all’indirizzo telecomitalia@pec.telecomitalia.it, o in alternativa attraverso:
- Fax ai numeri 800 000 187 (per i privati della linea fissa), 800 600 119 (per i privati della linea mobile), 800 000 191 per i clienti business
- Raccomandata A/R diretta all’Ufficio reclami Tim, all’indirizzo:
- Telecom Italia S.p.A – Servizio Assistenza Clienti – Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (RM) – per i clienti utenze fissa
- Tim Servizio Clienti – Casella Postale 555 – 00054 Fiumicino (RM) – per i privati della linea mobile
- Telecom Italia S.p.A – Servizio Clienti Business – Casella Postale 456 – 00054 Fiumicino (RM) – per tutti i business
Ricevuto il documento, il Gestore dovrà rispondere entro 45 giorni: in mancanza di una risposta argomentata dovrà corrisponderti un indennizzo economico.
Chi siamo e cosa facciamo
Indennizzo telefonico è il blog di Unione dei Consumatori, associazione specializzata nella risoluzione dei disservizi telefonici.
In caso di problemi insorti a seguito della modifica condizioni contrattuali Tim, potrà capitarti di ricevere un addebito di penali non dovute, delle restanti rate del modem o fatturazioni non spettanti dopo la cessazione del contratto.
In entrambi i casi, ti servirà il nostro aiuto per venire a capo della situazione e affrontare gli agguerriti avvocati delle Compagnie o, peggio, le agenzie di recupero credito.
La nostra assistenza e assolutamente gratuita (leggi la nostra garanzia di gratuità). E non certo perché i nostri avvocati lavorino gratis, ma perché abbiamo scelto di addebitare a Vodafone i nostri costi di assistenza.
Affidati a noi e cureremo la tua pratica dall’inizio alla fine, come abbiamo fatto con tanti altri prima di te (leggi le loro esperienze).